Quando A.giu.s. è nata, nel vicino 2011, eravamo niente più che un gruppetto di giovani avvocati e praticanti, spinti da tantissimo entusiasmo e da una incredibile voglia di metterci a disposizione dei colleghi, giovani e meno giovani, ma soprattutto dei più svantaggiati.
Ci rendevamo conto che l’avvocatura, un tempo foriera di benessere, si era trasformata in una categoria dove l’eccessivo numero di appartenenti, il mutamento del ruolo e della percezione sociale dell’avvocato, e non ultimo la crisi economica, non garantiva più a nessuno un futuro semplice come in passato.
Sembrava utopistico, ma credevamo tutti che mettersi al servizio dei colleghi, in modo gratuito e totale, avrebbe potuto migliorare, anche di poco, le condizioni di molti dimostrando come lo spirito di servizio e l’altruismo possano fare tanto anche in una società come quella in cui oggi viviamo.
Pian piano sono arrivati i primi risultati, i colleghi ci hanno conosciuti ed hanno subito compreso il nostro spirito, la nostra voglia di fare: ci siamo battuti per i diritti dei più giovani e dei meno abbienti, abbiamo proposto una visione più sociale dell’avvocatura, abbiamo fatto i conti con chi aveva più forza ed esperienza di noi, siamo cresciuti in entusiasmo e numero, condividendo il nostro percorso con tantissimi colleghi che hanno deciso di lavorare per uno scopo.
Poi, un po’ per gioco e un po’ per scommessa, abbiamo deciso di portare le nostre istanze e la nostra voglia nelle “sedi opportune”.
E così, grazie a tutti voi, alle elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palermo del 27 e 28 febbraio 2015 A.giu.s. ha eletto per la prima volta un proprio rappresentante – il sottoscritto – all’interno della lista che vedeva rappresentate le maggiori associazioni forensi palermitane, conseguendo un risultato incredibile in termini di consensi.
E’ un nuovo inizio, una nuova scommessa.
Adesso, dopo quattro mesi di consiliatura, anche se è troppo presto per tirare un bilancio, vediamo che con la collaborazione di tutto il consiglio è stato possibile smaltire le pratiche di ammissione al gratuito patrocinio civile arretrate, si sta lavorando per risolvere l’annoso problema delle liquidazioni del gratuito patrocinio penale, si introducono nuovi servizi e si cerca di stare più vicini ai problemi concreti degli avvocati.
Tante iniziative in cantiere, tanto lavoro e tanta presenza in Tribunale per ascoltare e –se possibile– risolvere i problemi di ogni giorno che attanagliano i colleghi.
In fondo, pensiamo che questo è rappresentare gli avvocati, questo è mettersi a servizio dei problemi altrui, questo è ciò che conta.
Questa, in fondo, è A.giu.s.
Avv. Antonello Armetta
Consigliere Ordine degli Avvocati di Palermo